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La Siria spalanca le porte ai turisti

11/05/2006  |  Damasco
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La Siria spalanca le porte ai turisti
Il sito archeologico di Palmira, una delle principali attrazioni turistiche della Siria.

Il governo siriano vuole rilanciare il turismo e adotta una serie di provvedimenti per fare del Paese una destinazione turistica di livello internazionale. Obiettivo: raddoppiare le entrate annue da turismo fino a cinque miliardi di dollari entro il 2010. La Siria valorizzerà la grande quantità e la ricchezza dei suoi siti archeologici, in un territorio che è un enorme museo a cielo aperto.


(a.g.) – La Siria punta tutto sul turismo. Il primo ministro, Mohammed Naji Otri, ha affermato che il governo ha adottato una serie di provvedimenti per fare del Paese una destinazione turistica di livello internazionale. L’obiettivo è quello di raddoppiare il reddito annuale da turismo fino a cinque miliardi di dollari entro il 2010. La Siria vuole valorizzare la grande quantità e la ricchezza dei siti archeologici: il suo territorio è infatti un enorme museo a cielo aperto con testimonianze di oltre venti tappe diverse della civilizzazione. Come le tavole di Ugarit, che riportano la prima forma di alfabeto scritto del mondo.

Un patrimonio che il governo siriano vuole preservare e promuovere, con una nuova strategia per rendere il turismo uno dei pilastri dell’economia. I programmi del governo mirano a rivitalizzare l’industria turistica, a lungo trascurata, e a raggiungere un livello di crescita pari al 7 per cento del Pil.

Fra i progetti annunciati c’è la costruzione di diversi alberghi di lusso a Damasco e Aleppo. L’impatto economico del turismo viene ritenuto fondamentale anche nell’aumento dei posti di lavoro. Entro il 2010 saranno almeno 150 mila i nuovi impieghi derivanti dagli investimenti turistici. Questa è la stima esposta in un recente convegno a Damasco in cui era presente il ministro siriano del Turismo Saadallah Agha.

Prima degli attacchi agli Stati Uniti, l’11 settembre 2001, la Siria attirava quattro milioni di visitatori all’anno, metà dei quali provenienti dai Paesi arabi. Ma il numero è sceso dopo quell’evento, come del resto in tutte le nazioni del mondo arabo. Tuttavia gli ultimi dati mostrano una crescente ripresa del flusso turistico. Oltre due milioni di persone hanno visitato la Siria nel 2003, quasi tre milioni nel 2004.

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