Il St. Francis Millennium Center, inaugurato due anni fa a Betlemme, è l'edificio polifunzionale voluto dai francescani a pochi passi dalla piazza della Mangiatoia. Intende ricordare, anche con la forza simbolica di una grande struttura architettonica, la presenza ininterrotta da otto secoli dei francescani in Terra Santa. Offre anche nuovi spazi per l'accoglienza dei pellegrini e vuol servizi di carattere socio-culturale alla popolazione palestinese.
A Firenze, in piazza Santa Croce, nel loggiato del chiostro della cappella dei Pazzi, è stata inaugurata il 23 maggio scorso, la mostra fotografica dedicata al St. Francis Millennium Center di Betlemme. L’esposizione rimane aperta al pubblico fino al 4 giugno prossimo.
Il St. Francis Millennium Center è l’edificio multifunzionale voluto dai francescani a pochi passi dalla piazza della Mangiatoia per ricordare, anche con la forza simbolica di una grande struttura architettonica, la presenza ininterrotta da otto secoli dei francescani in Terra Santa. Il centro di Betlemme offre nuovi spazi all’accoglienza dei pellegrini stranieri e vuol servire anche alla promozione della società palestinese.
L’edificio comprende: una sala che può ospitare cinquemila persone, la Millennium hall; lo spazio per un futuro «museo della vita e del lavoro ai tempi di Gesù»; luoghi di ristoro e per l’informazione ai pellegrini; la sala cinematografica; l’ asilo infantile – già in piena attività – e spazi per gli uffici amministrativi dei francescani.
La Custodia di Terra santa, la Conferenza episcopale italiana, il vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, mons. Rodolfo Cetoloni, quello di Fiesole, monsignor Luciano Giovanetti, hanno promosso e seguito il progetto firmato dall’architetto Pier Ludovico Rupi di Arezzo e dallo studio Fani Associati di Pratovecchio (Arezzo). Angiolo Rossi, sindaco della cittadina toscana gemellata da lungo tempo con Betlemme, ha raccolto e coordinato i finanziamenti al progetto.
Come mostrano le gigantografie esposte a Firenze, il Millennium Center, nonostante la modernità del suo disegno architettonico, risulta perfettamente inserito nel contesto delle piccole costruzioni che compongono Betlemme. La frantumazione in più volumi rende leggera questa enorme struttura che si sviluppa su dieci livelli inerpicandosi sulla collina.
La mostra di Firenze è parte dell’iniziativa I francescani, la Toscana, la Terra Santa: un ponte per il dialogo, promossa dai vescovi toscani. In quest’ambito venerdi 26 maggio nella sala del Cenacolo di Santa Croce, padre Michele Piccirillo, archeologo dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, ha tenuto una conferenza sul tema Il Contributo degli archeologi francescani di Gerusalemme alla toponomastica biblica del Nuovo Testamento.