Il sottotitolo di questo saggio delimita chiaramente l’area di indagine dell’opera: «La Gran Bretagna e la nascita dello Stato di Israele».
Al centro dell’attenzione, la dichiarazione di Balfour, ossia il documento del 1917 con cui il ministro degli Esteri britannico – Arthur James Balfour appunto – garantiva agli ebrei l’appoggio affinché il popolo di Israele trovasse «un focolare» in Palestina.
La tesi è che la geopolitica e l’economia non siano sufficienti a spiegare l’appoggio della potenza inglese al processo ideale e politico che porterà alla formazione dello Stato di Israele.
Emerge così con forza la figura di David Lloyd George, primo ministro liberale ai tempi della Balfour declaration, esponente del cristianesimo nonconformista nella Gran Bretagna della fine della prima guerra mondiale e «sionista cristiano». Nella sua prospettiva il ritorno degli ebrei nella Terra Promessa coincide con l’adempimento delle Scritture ed è un passo decisivo per il ritorno del Messia.
Jill Hamilton
Il Dio in armi
La Gran Bretagna e la nascita dello Stato di Israele
Corbaccio, Milano 2006
pp. 436 – 24, 00 euro