Cari lettori e amici della Terra Santa, come forse molti di voi sapranno, da questo numero la redazione italiana della rivista La Terra Santa, fondata a Gerusalemme nel 1921 e pubblicata in cinque lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese e arabo) viene trasferita a Milano, presso le Edizioni Terra Santa, la struttura editoriale della Custodia in Italia. Il nome della testata varia leggermente – Terrasanta – ma resta immutato l’impegno ad informare sulle realtà della terra di Gesù e la fedeltà a una tradizione che negli anni ha saputo far innamorare generazioni di italiani ai temi e alle ricchezze spirituali dei Luoghi Santi. Il nostro programma non muta rispetto agli intenti che portarono alla fondazione della rivista, settantacinque anni fa: «Propagare la cognizione della Terra Santa nel suo vero carattere di Terra di Dio, patria di Gesù, teatro della redenzione umana» (vedi «Scritto ieri»).
Un grazie particolare va a padre Franco Valente ofm, che ha diretto la rivista a Gerusalemme fino alla fine dell’anno appena trascorso.
A me è stata offerta la possibilità di contribuire a scrivere questo nuovo capitolo nella storia della nostra rivista. Per soddisfare la curiosità di quei pochi, basti dire che lavoro da sempre nella stampa cattolica come giornalista professionista, occupandomi di informazione religiosa, ecumenismo e dialogo con le religioni. Non mi resta che affidare alla vostra benevolenza queste pagine, assicurandovi che l’obiettivo mio e della redazione – oggi come ieri – è quello di rendere un servizio al Vangelo, offrendo spunti, riflessioni e notizie sulle Chiese del Medio Oriente e sulla Terra Santa in particolare. Una terra dalla quale tutti siamo stati generati e che, in virtù della nostra appartenenza a Cristo, possiamo ben chiamare Terra Nostra.