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Torna in Egitto il Vangelo di Giuda

18/04/2006  |  Il Cairo
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L'unica copia dell'antico manoscritto che nei giorni scorsi ha fatto parlare il mondo è tornata in Egitto - dov'era stata ritrovata nel 1970 - per una mostra pubblica. Parliamo del cosiddetto Vangelo di Giuda, scoperto oltre trentacinque anni fa a Minya, nella parte meridionale del Paese e restaurato di recente in Svizzera.


(g.c./agenzie) – L’unica copia del manoscritto che ha fatto parlare il mondo è tornata in Egitto, dove è stata ritrovata nel 1970, per una mostra pubblica. Si tratta del cosiddetto Vangelo di Giuda, scoperto oltre trentacinque anni fa a Minya, nella parte meridionale del Paese e restaurato di recente in Svizzera a cura della fondazione che lo ha recentemente acquisito da collezionisti privati. Il manoscritto, ampiamente noto agli studiosi di coptologia, ha alimentato dal 7 di aprile, data in cui è stato presentato a Washington, molte polemiche e discussioni. Anche perché – artificiosamente – è stato presentato come un testo contenente verità capaci di mettere in discussione la fede cristiana. Come evidenziato dai biblisti, l’interesse del testo è storico, non teologico; trattandosi di un manoscritto elaborato in ambiente gnostico, è semmai interessante per capire meglio le correnti di quel pensiero. Ma nulla muta sul piano della rivelazione. Il manoscritto, noto agli studiosi come Codice Tchacos (dal nome dell’antiquario che lo ha acquistato nel 2000) sarà prossimamente visibile al pubblico presso il Museo copto del Cairo.

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