Da diverse notti a Gerusalemme qualcuno si ingegna a seminare odio sul colle del Sion cristiano, nei pressi del Cenacolo. La porta del convento francescano è stata ricoperta di graffiti oltraggiosi e utilizzata come orinatoio. Stanchi di sopportare, i frati hanno deciso di rendere pubblici questi fatti. Soprattutto dopo che, nella notte tra il 9 e il 10 dicembre, una mano anonima ha disegnato con spray nero la scritta in ebraico: Mawet lanotsrim, «Morte ai cristiani». Nell'edificio che ospita la sala del Cenacolo, un tempo vi era la residenza del Custode di Terra Santa e dei primi frati, cacciati nel 1551 quando il luogo venne convertito in moschea per onorare la tomba del re Davide.
(g.s.) – Da diverse notti a Gerusalemme qualcuno si ingegna a seminare odio sul colle del Sion cristiano. Nel raccolto quartiere appena a sud ovest delle mura che cingono la Gerusalemme vecchia sorgono la chiesa della Dormizione, il Cenacolo e un attiguo convento francescano in cui vivono cinque frati. Lasciando il convento ieri mattina il frate guardiano, padre Enrique Bermejo, ha trovato la porta ricoperta di graffiti oltraggiosi, in inglese ed ebraico, rivolti contro i cristiani. La frase più benevola li invita ad andarsene. La porta ogni notte viene anche utilizzata come orinatoio.
Stanchi di sopportare in silenzio, i frati hanno deciso di rendere pubblici questi fatti. Soprattutto dopo che, nella notte tra il 9 e il 10 dicembre una mano anonima ha disegnato con spray nero sul muro perimetrale della chiesa della Dormizione, in corrispondenza dell’abside, la scritta in ebraico: Mawet lanotsrim, «Morte ai cristiani». La scritta è stata cancellata nel giro di poche ore (a mezzogiorno era già sparita) dopo che la Custodia di Terra Santa aveva protestato con le autorità israeliane, ma la notte successiva un analogo graffito, stavolta con spray rosso, è stato dipinto sui muri della cattedrale russa della Trinità, non distante dal municipio, nella Gerusalemme ovest.
Nell’edificio che ospita la sala del Cenacolo un tempo vi era la residenza del Custode di Terra Santa e dei primi frati, cacciati nel 1551 quando il luogo venne convertito in moschea per onorare una sepoltura che è considerata la tomba del re Davide. Per questa ragione l’area è considerata sacra da musulmani ed ebrei. Da tempo nel complesso si è insediata anche una scuola religiosa ebraica (yeshiva). I francescani non hanno tuttavia mai cessato di rivendicare la proprietà degli stabili e la questione è oggi inclusa nei negoziati in corso tra Israele e Santa Sede.