La Giornata di preghiera per la pace di Assisi del 27 ottobre 1986 può certamente essere considerata uno dei frutti maturi del concilio Vaticano II. Proprio al nuovo atteggiamento nei confronti delle religioni non cristiane negli anni del post-Concilio ha fatto tante volte riferimento Giovanni Paolo II, che ha fortemente voluto l’evento di trent’anni fa, consegnando alla Chiesa uno stile nuovo di dialogo. E chiedendo alle religioni, in un’epoca ancora segnata da guerre e conflitti, di assumersi il compito di costruire la pace. Papa Wojtyła ha indicato tale compito mettendosi sulle orme di san Francesco d’Assisi, che ha saputo dialogare e accogliere senza mai rinunciare all’annuncio del Vangelo.
A trent’anni di distanza, in un’epoca segnata dal terrorismo e dalla violenza, Papa Francesco chiama nuovamente le religioni ad un confronto, ad una preghiera comune per la pace e affinché vengano recise le radici dell’odio.
Negli interventi e nelle interviste che vi presentiamo, le ragioni dell’attualità dello «spirito di Assisi» oggi e l’impegno a cui Francesco chiama tutti: costruire insieme la pace denunciando e isolando chi pensa di giustificare la violenza «nel nome di Dio».
(Questo testo è l’Introduzione al Dossier di 16 pagine pubblicato nel bimestrale Terrasanta)
Terrasanta 5/2016
Eccovi il sommario dei temi toccati nel numero di settembre-ottobre 2016 di Terrasanta su carta. Tutti i contenuti, dalla prima all’ultima pagina, ordinati per sezioni. Buona lettura!
Sebaste regina di Samaria
Le rovine di Sebaste non sono semplici da comprendere. Ma il pellegrino in Terra Santa non si perda questo gioiello, dove risuonano ancora le voci dei profeti Amos e Osea.
Pizzaballa: «Sarò un vescovo aperto a tutti»
Cronaca dell'ordinazione episcopale di mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del patriarcato latino di Gerusalemme, avvenuta il 10 settembre 2016 a Bergamo.