(g.s.) – A mezzogiorno di quest’oggi (ora italiana) è stata resa nota contemporaneamente a Roma e a Gerusalemme la nomina di fra Francesco Patton a Custode di Terra Santa per il sessennio 2016-2022.
Il nuovo padre Custode è nato a Vigo Meano, in provincia e diocesi di Trento, il 23 dicembre 1963. Appartiene alla provincia di Sant’Antonio dei Frati Minori, un’entità giuridica creata il 16 maggio 2016 – dopo un percorso iniziato nel 1997 – dalla fusione delle province dei Frati Minori di Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino e Veneto (e affidata per i prossimi tre anni alla guida dell’ex ministro provinciale del Veneto, fra Mario Favretto, assistito da otto confratelli che compongono il Definitorio).
Fra Patton ha emesso la prima professione religiosa il 7 settembre 1983 e quella solenne il 4 ottobre 1986. Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 26 maggio 1989. Nel 1993 ha conseguito la licenza in Scienze della comunicazione presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma.
Ha svolto diversi servizi all’interno della sua provincia d’origine e all’interno dell’Ordine. Tra l’altro è stato due volte segretario generale del Capitolo generale Ofm (nel 2003 e 2009). Dal 2008 al 2016 è stato ministro provinciale del Trentino. Ha inoltre presieduto la Conferenza dei ministri provinciali dell’Italia e Albania (Compi).
Acluni dei suoi incarichi fuori dell’Ordine: membro del Consiglio presbiterale diocesano e della segreteria del Consiglio pastorale diocesano dell’arcidiocesi di Trento; docente di Scienze della comunicazione sociale presso lo Studio teologico accademico tridentino; collaboratore del settimanale diocesano, della radio diocesana e di Telepace Trento. È iscritto all’albo dei giornalisti del Trentino–Alto Adige come pubblicista dal 1991. Parla italiano, inglese e spagnolo.
Fra Patton succede a fra Pierbattista Pizzaballa, che ha ricoperto l’incarico di Custode di Terra Santa negli ultimi dodici anni.
La figura del Custode è particolarmente significativa per la Chiesa del Medio Oriente. Oltre ad essere alla guida della Custodia di Terra Santa, considerata la prima missione dell’Ordine dei Frati Minori, è anche componente dell’Assemblea degli Ordinari cattolici di Terra Santa (Aocts), che riunisce tutti i vescovi e vicari episcopali cattolici di rito latino e orientale.
La presenza dei Frati Minori in Terra Santa – oggi sono 280 di varie nazionalità e lingue – è attestata sin dal XIII secolo. È il Custode che, a nome della Chiesa cattolica custodisce e amministra la maggior parte dei Luoghi dell’Incarnazione di Gesù. È l’interlocutore delle Chiese greco-ortodossa, armena, copta, siriaca ed etiopica, le cui relazioni sono regolate dallo Status Quo, un regolamento consuetudinario delle relazioni tra le varie Chiese.
La giurisdizione della Custodia si estende in vari Paesi: Israele, Palestina, Libano, Siria, Giordania, Cipro, Rodi, oltre al convento del Muski al Cairo. Il Custode è perciò in contatto con i rispettivi patriarchi, vescovi e nunzi apostolici.
Lungo i secoli, la Custodia di Terra Santa ha sviluppato una rete di opere sociali, educative e culturali proprio per conservare, mantenere e rivitalizzare la fede in Cristo e la vita quotidiana delle comunità locali.
La Custodia ha anche come missione l’accoglienza dei pellegrini e dei turisti stranieri in tutti i 55 santuari sotto la sua giurisdizione.
Il Definitorio generale dell’Ordine dei Frati Minori – organo di governo che a Roma assiste il Ministro generale – elegge il Custode di Terra Santa con l’approvazione della Santa Sede. Nell’iter che prepara la nomina vi è anche una doppia consultazione dei frati della Custodia, che avviene tramite voto a scrutinio segreto. L’eletto può, però, anche essere scelto al di fuori della rosa di nomi indicati dai frati.
Il Custode di Terra Santa è quasi sempre stato di nazionalità italiana. Solo in rarissimi casi sono stati scelti frati di altre nazionalità: fra Martino d’Aragona (1375), fra Gherardo d’Aquitania (1392), e fra Mauro (1501, spagnolo).
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Clicca qui per ascoltare le prime dichiarazioni rilasciate da fra Francesco Patton a Radio Vaticana.
Ultimo aggiornamento: 20/05/2016 14:46