Papa Francesco ha scelto per il suo abbraccio in Giordania con i piccoli e gli umili Betania oltre il Giordano. Qui, il 24 maggio prossimo, nella non ancora ultimata chiesa latina del Battesimo di Gesù, Bergoglio incontrerà 450 persone tra profughi siriani e iracheni, famiglie povere, orfani e disabili. Siamo andati sul posto per una visita in anteprima.
(Amman) – Siamo nel luogo che Papa Francesco ha scelto per il suo abbraccio, in Giordania, con i piccoli e gli umili: Betania oltre il Giordano, il sito del Battesimo di Gesù. Qui, il 24 maggio prossimo, nella non ancora ultimata chiesa del battesimo di Gesù (del patriarcato latino di Gerusalemme) Bergoglio incontrerà 450 persone con gravi bisogni: profughi della Siria e dell’Iraq, famiglie povere, orfani e disabili. Soprattutto bambini. Dalla chiesa si sposterà poi verso la vicina riva del Giordano, dove – come, prima di lui, fece già Papa Paolo VI nel 1964 – sosterà per alcuni momenti di preghiera.
A visitarla ora, la chiesa appare come un cantiere in costruzione. Se la struttura esterna è terminata, i lavori all’interno sono appena iniziati. Nessuna vetrata, nessun altare, impalcature di legno contro le pareti e sacchi di cemento per terra.
I cattolici di Giordania sono legati in modo unico al sito del Battesimo. Giovanni il Battista è il loro patrono ed a gennaio, in occasione del battesimo di Gesù, accorrono a migliaia a Betania oltre il Giordano. Lo scorso 10 gennaio il patriarca di Gerusalemme, monsignor Fouad Twal, ha celebrato qui la festa, con migliaia di fedeli venuti non solo dalla Giordania, ma anche da Iraq, Siria, Palestina e Libano. L’occasione era speciale anche perché Papa Francesco qualche giorno prima, il 5 gennaio, aveva annunciato al mondo la sua visita in Terra Santa. E proprio a Betania oltre il Giordano, di fronte all’erigenda chiesa , il patriarca Twal si è augurato che il pellegrinaggio di Francesco possa trasformarsi in una «invocazione di pae», in particolare per Israele e la Palestina.
«È il secondo anno che il patriarca Twal celebra la festa del battesimo del Signore, nella chiesa non ancora terminata – dice Charles Glain, architetto francese, direttore operativo del cantiere –. Qui la gente sta davvero aspettando che la chiesa sia finalmente consacrata, lo desiderano per il significato speciale che questo luogo ha per loro».
Una volta ultimata, la chiesa del Battesimo di Gesù potrebbe diventare una delle mete più visitate della Terra Santa, almeno per il circuito dei pellegrini cattolici e dei fedeli locali. L’edificio sacro potrà contenere circa mille fedeli e il grande chiostro quadrato antistante, almeno duemila. Da una parte e dall’altra del transetto sono stati costruiti due monasteri, riservati a due comunità monastiche, una maschile e una femminile, della congregazione del Verbo incarnato. Ciascuno dei monasteri, attrezzato per ospitare pellegrini in ritiro, potrà accogliere 30 persone. L’abside della chiesa non dista più di trenta metri dal fiume Giordano. Dietro l’abside, all’aperto, è stata così costruita una grande vasca battesimale, per celebrazioni comunitarie, collegata al fiume con un piccolo canale. Nei pressi della chiesa, poi, è stato progettato un grande centro per l’accoglienza dei pellegrini, provvisto di ristorante, sala teatro, museo, negozi di souvenir (clicca qui per un video di animazione che illustra il progetto).
Purtroppo, a causa della mancanza dei finanziamenti, non è ancora possibile prevedere quando la chiesa sarà ultimata. Osama Madanat, direttore generale della Al Dawliyah for Hotels and Malls P.L.C., che sta seguendo i lavori, spiega che «il costo totale del progetto è intorno ai 10-12 milioni di dollari (tra i 7 e i 9 milioni di euro – ndr), di cui già la metà sono stati spesi. Originariamente pensavamo che il progetto avrebbe attratto sponsor da tutto il mondo; il patriarcato ha pagato una parte delle spese. Nadim Muasher, titolare della Al Dawliyah, a cui si deve l’idea originaria della chiesa e che ha sempre desiderato poterla realizzare, con la sua famiglia e le sue aziende, ha contribuito per qualcosa come 3 milioni di dinari giordani (circa 4,5 milioni di dollari o 3 milioni di euro – ndr). Speriamo che grazie alla visita del Papa si possano ottenere i finanziamenti necessari per ultimare il progetto. Ogni donazione è caldamente benvenuta».
La Chiesa latina del battesimo di Gesù non è l’unica in via di costruzione sulle rive del Giordano, a Betania: proprio al suo fianco infatti in questi anni è stato costruito un grande edificio della chiesa ortodossa russa, che svetta con le sue cupole a cipolla dorate. Poco distanti sono tuttora in costruzione una chiesa armena e una chiesa copta.
Il sito del Battesimo di Gesù
una risorsa per la Giordania
L’ampia area nota come Betania Oltre il Giordano – o anche Wadi al-Kharrar, oppure Sito del Battesimo (di Gesù) – è un parco nazionale del Regno di Giordania. L’amministrazione di questa risorsa è affidata a una speciale commissione presieduta dal principe Ghazi bin Muhammad, che oltre ad essere un membro della Casa reale è anche consigliere di re Abdallah II per gli affari culturali e religiosi.
Il parco è stato istituito per preservare il luogo così com’era ai tempi di Gesù, ma anche per farne una meta importante per i pellegrini di tutto il mondo. In altre parole il sito è considerato una delle più rilevanti risorse nazionali per il comparto del turismo.
Alla luce di questi aspetti, una decina d’anni fa il sovrano ashemita decise di offrire gratuitamente alle varie denominazioni cristiane degli appezzamenti di terra, all’interno del parco, da destinare alla costruzione di nuovi edifici religiosi (santuari, monasteri, case di ospitalità per pellegrini). Ognuno degli assegnatari provvede a costruire le proprie strutture a sue spese o trovando i necessari finanziamenti.
Quando il progetto sarà completato, nel parco dovrebbe sorgere una dozzina di nuovi luoghi di culto.
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Per saperne di più sul parco del Sito del Battesimo è possibile consultarne il sito Internet istituzionale in lingua inglese.