Aleviti e copti, curdi e yazidi. E poi drusi, assiri, armeni, caldei… le tessere che compongono il complesso mosaico mediorientale sono innumerevoli. Si tratta delle cosiddette «minoranze»: popoli in certi casi effettivamente poco numerosi, ma che altre volte contano milioni di membri, accomunati dal fatto di costituire gruppi considerati marginali, o volutamente marginalizzati, dai contesti di appartenenza.
Perché mai prendersi la briga di conoscerne un po’ meglio le storie e le sfide presenti? In primo luogo perché le terre che abitano non sono così lontane come potrebbero apparire. E poi la storia – non solo del Medio Oriente – insegna che proprio il grado di tolleranza e di inclusione riservato alle comunità minoritarie è un’efficace cartina al tornasole del grado di civiltà di una società. Una lezione che ha molto da insegnare anche alla stanca Europa, che oggi si trova ad affrontare una sfida epocale, quella di riuscire a incorporare culture diverse senza smarrire la propria identità, peraltro vacillante.
(Questo testo è l’introduzione al Dossier di 16 pagine pubblicato in Terrasanta su carta)
Terrasanta 3/2018
Il sommario dei temi toccati nel numero di maggio-giugno 2018 di Terrasanta su carta. Tutti i contenuti, dalla prima all’ultima pagina, ordinati per sezioni. Buona lettura!
Una passeggiata in Terra Santa
Il 4 aprile scorso ricorrevano 50 anni dall’assassinio di Martin Luther King, uno dei profeti del nostro tempo. Nel libro Un dono d’amore il pastore racconta un viaggio nei Luoghi Santi.
I settant’anni di una lingua risorta
Con la nascita dello Stato di Israele a metà del secolo scorso è rinata anche la lingua ebraica, tornata ad essere strumento di comunicazione nella vita d'ogni giorno.