Papa Francesco atteso in maggio in Giordania, Israele e Territori Palestinesi
Il pellegrinaggio di Papa Francesco in Terra Santa è previsto per fine maggio 2014. Manca la conferma ufficiale da parte della Santa Sede, ma anche il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal, nel suo messaggio natalizio conferma che Bergoglio è atteso in quel mese. Sulla stampa israeliana filtra qualche scontento circa il programma provvisorio.
(Milano/g.s.) – Il viaggio di Papa Francesco in Terra Santa è previsto per fine maggio 2014. Manca la conferma ufficiale da parte della Santa Sede, ma anche il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal, nel suo messaggio natalizio conferma che Bergoglio è atteso in quel mese.
Nei giorni scorsi la commissione vaticana incaricata di preparare i viaggi pontifici in coordinamento con le autorità locali si è recata a Gerusalemme ed Amman – in Giordania – per i necessari sopralluoghi e contatti.
Giorni fa lo stesso Pontefice ha confermato che i preparativi sono in corso. In una lunga intervista concessa al giornalista Andrea Tornielli, vaticanista del quotidiano La Stampa e di Vatican Insider, Papa Francesco ha messo in relazione il suo viaggio con quello realizzato mezzo secolo fa da papa Montini: «Non possiamo pensare al Natale – ha detto Bergoglio – senza pensare alla Terra Santa. Cinquant’anni fa Paolo VI ha avuto il coraggio di uscire per andare là, e così è cominciata l’epoca dei viaggi papali. Anch’io desidero andarci, per incontrare il mio fratello Bartolomeo, patriarca di Costantinopoli, e con lui commemorare questo cinquantenario rinnovando l’abbraccio tra Papa Montini e Atenagora avvenuto a Gerusalemme nel 1964».
Secondo le indiscrezioni che filtrano sulla stampa israeliana quello di maggio potrebbe essere un viaggio lampo, ancora più breve del pellegrinaggio montiniano. Si parla di due giorni – il 25 e 26 maggio – durante i quali il Papa toccherebbe rapidamente il suolo giordano, israeliano e palestinese.
L’edizione di ieri del quotidiano Yedioth Aharonoth ha fatto riferimento a una bozza preliminare di programma, che susciterebbe qualche scontento in Israele. Oltre ai consueti incontri di protocollo con le massime autorità politiche, il Papa dovrebbe recarsi al memoriale dell’Olocausto (Yad Vashem), come fanno tutti i dignitari stranieri in visita. Al momento, però, non è prevista alcuna tappa in Galilea (e quindi a Nazaret), né una Messa solenne con grande affluenza di fedeli a Gerusalemme.
Sempre secondo le indiscrezioni della stampa israeliana, l’unica grande celebrazione pubblica presieduta dal Papa potrebbe svolgersi a Betlemme, nei Territori Palestinesi. Nel 2009, oltre che a Betlemme, Benedetto XVI celebrò una Messa anche nella Valle del Cedron ai piedi del Monte degli Ulivi e un’altra sul Monte del Precipizio a Nazaret. Nel 2000, Giovanni Paolo II, già provato dal morbo di Parkinson, presiedette due celebrazioni all’aperto con un gran numero di fedeli: la prima a Betlemme e la seconda, per i giovani, sul Monte delle Beatitudini, in Galilea. Entrambi i Pontefici celebrarono l’Eucaristia anche nello stadio di Amman, in Giordania.
Le illazioni sul viaggio di Papa Francesco troveranno conferma, o smentita, solo quando il Vaticano deciderà di renderne pubbliche le date e il programma ufficiale. Cosa che potrebbe avvenire nelle prossime settimane.