Nel 2002, dopo 22 anni di episcopato a Milano, il cardinale Carlo Maria Martini si ritirò a Gerusalemme, scegliendo una vita ritmata dalla preghiera, dallo studio e dagli incontri interpersonali. La Parola di Dio, studiata e meditata ogni giorno, la condivise con altri. In questo volume vengono presentate per la prima volta alcune meditazioni tenute da Martini nel 2003, a Betlemme, di fronte al clero del patriarcato latino.
Sul finire del 2002, dopo 22 anni di episcopato a Milano, il cardinale Carlo Maria Martini si incamminò come semplice pellegrino verso Gerusalemme, scegliendo una vita riservata, ritmata dalla preghiera, dallo studio e dall’incontro con singoli e gruppi, amici, studiosi e pellegrini. Come era stato fino a quel momento, lo stile del suo agire e del suo pensare rimanevano fortemente ancorati alla Parola di Dio, studiata e meditata tutti i giorni, ma anche condivisa con altri, nella forma degli esercizi spirituali.
In questo volume vengono presentate per la prima volta alcune meditazioni tenute da Martini nel 2003, a Betlemme, di fronte ai sacerdoti del patriarcato latino di Gerusalemme. Instancabile nel descrivere e raccomandare l’esercizio della lectio divina, Martini torna in queste pagine sulla necessità della lettura pregata della Scrittura, suggerendo atteggiamenti del cuore, del corpo e della mente, di grande semplicità e concretezza. Indicazioni utili per raggiungere quell’«unità» tra mente, cuore e anima che è la meta di ogni vita di fede. Come prima regola: «In ogni cosa cercare Dio soltanto». E poi: non lavorare troppo, dormire a sufficienza, ridurre televisione e Internet, riservare spazio al silenzio e alla preghiera. «Si tratta di unificare il nostro mondo inserendolo nel mondo di Dio, così da vedere le cose come Dio le vede».
Seguono pagine intense di lectio divina che, partendo da Betlemme e passando per Cafarnao, aiutano il lettore a contemplare il volto di Dio.
In Appendice al volume, le testimonianze di mons. Giovanni Giudici – attuale vescovo di Pavia e vicario generale di Martini durante la seconda parte del suo episcopato milanese – e di padre David Neuhaus, che, da gesuita, visse in comunità con il cardinale a Gerusalemme.
«Aveva scelto un modo discreto, senza ingerenza nelle attività e nella vita della diocesi. Nonostante una fama mondiale, evitava di toccare gli aspetti politici della Terra Santa, preferendo consacrare il suo tempo alla preghiera, ai ritiri spirituali e agli studi di esegesi biblica», scrive il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal.
E ancora oggi a Gerusalemme non è certo scolorito il suo ricordo.
Sono moltissimi coloro che rammentano il suo amore per la Parola di Dio, che aveva condiviso in occasione di incontri e di conferenze (alcune di queste anche presso lo Studium Biblicum Franciscanum, la facoltà di esegesi e archeologia biblica della Custodia di Terra Santa). Un’eredità spirituale che va conosciuta, custodita e consegnata alle generazioni future.
Carlo Maria Martini
Da Betlemme al cuore dell’uomo
Lectio divina in Terra Santa
Edizioni Terra Santa, Milano 2013
pp. 80 – 9,90 euro