È già stata violata la barriera di protezione che Israele sta costruendo sul confine con l’Egitto. Secondo quanto dichiarato dall’esercito israeliano nei giorni scorsi i contrabbandieri avrebbero tagliato la rete metallica con strumenti «meccanici e idraulici» introducendosi in territorio israeliano. Intanto, altrove, sono allo studio nuove barriere.
(Milano/c.g.) – È già stata violata la barriera di protezione che Israele sta costruendo ormai da due anni sul confine con l’Egitto. Secondo quanto dichiarato dall’esercito israeliano, infatti, nei giorni scorsi i contrabbandieri avrebbero tagliato la rete metallica con strumenti «meccanici e idraulici» introducendosi in territorio israeliano. Numerosi sospetti sarebbero poi stati fermati.
La notizia conferma come la penisola del Sinai – teatro anche del traffico di esseri umani e percorsa dalle rotte dei profughi africani che vengono fatti entrare illegalmente in Israele – stia vivendo un periodo di grave insicurezza: secondo il giornale degli Emirati Al Arabiya, da quando è caduto l’ex presidente Hosni Mubarak, nel febbraio 2011, la polizia egiziana in servizio nel Sinai è stata attaccata una cinquantina di volte da gruppi palestinesi armati. In particolare – sostiene Al Arabiya citando fonti egiziane – da uomini di organismi come Jaljalat, Esercito dell’Islam, le brigate Ezz Eddin al Qassam e Al Qaeda. Inoltre, negli ultimi mesi si sono moltiplicati nel Sinai assalti a turisti o convogli commerciali. Il quotidiano egiziano Al Masry al Youm sostiene che alcune aree della penisola, come Sheikh Zuwayed e Rafah, siano fuori dal controllo delle forze armate.
Una situazione che ha indotto il premier israeliano Benjamin Netanyahu a paragonare il Sinai al «selvaggio West» e che incoraggia la strategia del suo governo di costruire barriere di protezione lungo i propri confini.
Quella in via di realizzazione alla frontiera con l’Egitto è un’opera di grandi dimensioni: si tratta di una rete metallica alta quasi cinque metri che oggi si estende per poco più di cento chilometri. Una volta ultimata, a fine 2012, ne misurerà oltre 260.
Secondo quanto più volte dichiarato da esponenti del governo e dell’esercito israeliani, la cortina con l’Egitto non rimarrà l’unica: mentre si ventila l’ipotesi di una barriera sul confine siriano del Golan, e lungo la frontiera giordana, è di ieri la notizia che sono iniziati i lavori per un muro a ridosso del Libano. Lunedì scorso, infatti, Israele avrebbe iniziato la costruzione di una barriera alta dieci metri e della lunghezza di due chilometri, per proteggere la cittadina di Metulla, posta non lontano dal confine, dal fuoco dei cecchini appostati nel centro urbano libanese di Kfar Kila.