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Un grande pellegrinaggio di giovani francesi in Terra Santa

24/07/2009  |  Gerusalemme
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L'hanno presentato come il più grande pellegrinaggio francese di tutti i tempi: 1.700 studenti da 74 diocesi sono arrivati in Terra Santa martedì scorso per un pellegrinaggio di dieci giorni che include visite ai luoghi santi, lezioni e incontri, ma anche soggiorni con le famiglie dei cristiani locali. Gli studenti, accompagnati da venti vescovi e molti cappellani, prendono parte a un pellegrinaggio intitolato Alle sorgenti - Terra Santa 2009, un viaggio che li porta alle radici del cristianesimo.


L’hanno presentato come il più grande pellegrinaggio francese di tutti i tempi: 1.700 studenti da 74 diocesi sono arrivati in Terra Santa martedì scorso per un pellegrinaggio di dieci giorni che include visite ai luoghi santi, lezioni e incontri, ma anche soggiorni con le famiglie dei cristiani locali. Gli studenti, accompagnati da venti vescovi e molti cappellani, prendono parte a un pellegrinaggio intitolato Alle sorgenti – Terra Santa 2009, un viaggio che li porta alle radici del cristianesimo. Padre Sinety de Benoist, delegato dei vescovi dell’Île-de-France e coordinatore studentesco, spiega che il pellegrinaggio porterà i giovani dal deserto del Negev al Lago di Tiberiade passando per Giudea e Galilea e che non si tratta semplicemente di visitare monumenti e luoghi storici.

«Quando si compie un pellegrinaggio – ha spiegato il sacerdote al quotidiano cattolico francese La Croix – si realizza anche un incontro, radicato nell’incontro originario con la Parola di Dio». Gli studenti, aggiunge, vedranno i luoghi in cui Gesù ha camminato ma incontreranno anche cristiani palestinesi, ebrei e musulmani che vivono in Terra Santa.

«Ci sono molte attese e curiosità tra gli studenti» osservava padre Sinety poche ore prima della partenza. Per diversi mesi, hanno avuto modo di studiare e acquistare familiarità con la complessa geopolitica della Terra Santa. I giovani sono divisi in vari gruppi, ognuno dei quali segue un programma specifico, ma sono previsti vari momenti comuni. Ad esempio verranno celebrate una liturgia della Parola sulle rive del Lago di Tiberiade e una grande Messa a Gerusalemme. Per padre Sinety è difficile entrare nei dettagli del programma: «Ogni tappa sarà molto intensa e diversa dalle altre».

«Ho seguito tutte le questioni della Terra Santa da lontano, senza conoscere realmente la situazione dei cristiani arabi o le radici del conflitto israelo-palestinese» confessa alla Croix Thibaut, uno studente 26enne, che ritiene essenziale «andare sul posto e vedere di persona ciò di cui stiamo parlando». Il neolaureato dice che essendo accolto come ospite da una delle famiglie greco-melchite di Galilea potrà immergersi nella vita quotidiana, e scoprire le peculiarità del cristianesimo in Terra Santa. Marie Payen, un’altra pellegrina di 27 anni, che è già stata in Terra Santa, ricorda con entusiasmo la sua prima opportunità di calpestare la terra della Bibbia: «Quel che mi impressionò maggiormente fu il lago di Tiberiade. Ricordo il lago e l’emozione di pensare che Gesù era stato proprio lì duemila anni prima. D’improvviso ho capito cosa significhi la parola Incarnazione»

Dopo aver sperimentato un incontro personale con Dio attraverso la Parola, l’Eucaristia e molte altre opportunità «non potremo tornare a casa così come siamo venuti», sottolinea padre Jean-Baptiste Nadler, alla testa della delegazione di 37 studenti della diocesi di Rennes. «Ciascuno dovrebbe tornare animato da spirito missionario».

Il rientro degli studenti in Francia è previsto per il 30 luglio.

(Il sito Internet del quotidiano La Croix segue passo passo il pellegrinaggio riportando testimonianze personali e foto dei partecipanti. Servizi video nel sito Le Jour du Seigneur)

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